Giornata della memoria 2020

Oggi vi parliamo di Hannah Arendt.

Hannah nacque in Germania ad Hannover il 14 ottobre 1906; è stata una politologa, filosofa e storica tedesca naturalizzata statunitense in seguito al ritiro della cittadinanza tedesca nel 1937. Dovette lasciare la Germania ormai dominata dalla dittatura nazista nel 1933, a causa delle persecuzioni dovute alle sue origini ebraiche. Lavorò come giornalista e docente universitaria e pubblicò opere importanti di filosofia politica.

Morì il 4 dicembre 1975 a New York, dal 1951 infatti era cittadina statunitense dopo quasi vent’anni come apolide.

Uno dei libri che scrisse fu “La banalità del male: Eichmann a Gerusalemme”.

Il libro racconta il processo ad Adolf Eichmann.

Fu un libro che creò scalpore all’epoca, quello che colpì di questo libro fu che la politologa non era d’accordo nel definire il gerarca nazista un mostro, ma fece notare che chiunque avrebbe potuto fare quello che aveva fatto lui.

Eichmann aveva eseguito degli ordini, annullandosi come essere umano, non pensando alle conseguenze delle sue azioni: ed è quando noi accettiamo un’ingiustizia, quando decidiamo che non ci riguarda, quando non ci preoccupiamo delle conseguenze delle nostre scelte e azioni che diventiamo strumenti inconsapevoli del poter fare del male.

Negli ultimi anni alcuni si sono domandati a cosa serva questa giornata.

Semplicemente a questo serve la giornata della memoria.

A non dimenticare che quando spegniamo la nostra umanità diventiamo strumenti per fare del male.

In che senso non dovremmo spegnere la nostra umanità? Nel senso che non dovremmo voltarci dall’altra parte quando vediamo accadere cose terribili, non dovremmo lasciarci guidare da chi promette facili soluzioni ad una situazione a discapito dei deboli e di chi non può difendersi.

Che non dovremmo avere paura dell’altro solo perché diverso.

Citando uno dei nostri film preferiti, per ricordarci che un futuro migliore e la speranza, si costruiscono ogni giorno.

“Ho scoperto che sono le piccole cose… le azioni quotidiane della gente comune che tengono a bada l’oscurità. Semplici atti di gentilezza e amore.” Gandalf il grigio